

Le emozioni: è rabbia o dolore?
Ripensiamo alla nostra infanzia: nella nostra famiglia non si poteva mangiare sul divano, mentre in quella della nostra amica del cuore sì. Nella sua non si poteva mai dormire nel lettone, mentre da noi qualche volta succedeva. E così via. In ogni nucleo familiare ci sono dei comportamenti permessi, e altri no. In un certo senso si potrebbe affermare che la stessa cosa valga per le emozioni. In quasi tutte le famiglie ci sono delle emozioni che possono circolare più liberamen


Esistono bambini "troppo bravi"?
"La mia bambina? Non mi ha mai dato un problema! Dove la metti sta!" La maggioranza dei genitori desidera un bimbo bravo: educato, corretto, rispettoso, ubbidiente, con un buon rendimento scolastico... Talvolta si comincia già alla nascita, tra una coccola e un cambio pannolino, a sussurrargli "mi raccomando, devi essere un bravo bambino!". Ed è normale che sia così, per diversi motivi: la parola "bravo" è un grande contenitore in cui ogni genitore mette i propri valori, aspe


Vita di coppia: sai chiedere?
Chiedere non equivale a lamentarsi, a pretendere, o ad attendere che l'altro capisca al volo le nostre necessità. Ma domandare ciò di cu


Bambini e cattive notizie: la storia di Giacomo
Spesso i genitori vorrebbero nascondere ai figli le cattive notizie: una separazione, una malattia, un piccolo o grande "segreto di fam


Bimbo arrabbiato? Prima cosa: ascoltarsi
Cosa ci succede di fronte allo scoppio di rabbia di un bambino? Cosa scatta dentro di noi? Fermarsi e mettersi in ascolto del nostro Dialogo


Carezze: 5 regole assurde che ci condizionano
Abbiamo visto quanto sia importante scambiarsi carezze (utilizzo il termine carezze nel senso in cui si intende in Analisi Transazionale, ovvero come "unità di ricoscimento") per il nostro benessere. Eppure, secondo Claude Steiner e la sua teoria sulla "economia delle carezze", molti di noi hanno appreso nell'infanzia un regime restrittivo per quel che riguarda le carezze. Come se fossero "limitate nella quantità" o fosse necessario "maneggiarle con cura". Per questo spesso,


Come "filtri" i complimenti?
L'IMPORTANZA DELLE CAREZZE Abbiamo già parlato dell'importanza di ricevere "carezze" (nel senso in cui si intende in Analisi Transazionale), ovvero di sentirsi visti dagli altri attraverso un saluto, un sorriso, un abbraccio, un complimento. E abbiamo visto come anche una sgridata sia meglio di niente ("meglio una carezza negativa che nessuna carezza"), al punto che certe volte ci si comporta in maniera spiacevole con l'obiettivo di non sentirsi trasparenti. Ci sono persone m


"Ti voglio bene comunque, e non perché sei stato bravo"
Le carezze si distinguono in condizionate, cioè quelle legate al fare ("sei stato molto bravo a scuola!") e incondizionate, cioè q


Il bisogno di essere visti
Uno dei bisogni primari dell'uomo è quello di essere visti, che gli altri (prima di tutto i genitori) riconoscano la sua esistenza. Lo c