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Che certezze hai? Quando l'Adulto è "contaminato"


"Io non sono capace di ballare."

"Ah, sì? E come lo sai?"

Questo post parla di mettere in discussione le proprie certezze, quelle frasi che ci scappano con una sicurezza disarmante.

Vi faccio qualche esempio per farvi capire, ma sicuramente potrete voi stessi pensare a delle frasi fatte che date per scontate. Ognuno di noi ne ha!

"Non sarei mai in grado di trovare un altro lavoro."

"Una mamma non dovrebbe uscire con le sue amiche di sera."

"E' pericoloso viaggiare all'estero con i bambini."

"Un uomo dovrebbe guadagnare più della sua donna."

"I politici sono tutti buffoni".

"Chi fa da sé fa per tre".

--> Sono delle verità?

--> Oppure è più probabile che si tratti di pregiudizi e credenze che abbiano nutrito per troppo tempo senza mai contraddirle?

--> Che origine hanno?

--> Siamo sicuri che provengano dalla nostra parte razionale?

Se avete letto i miei precedenti articoli ormai sapete che uno dei tre Stati dell'Io è l'Adulto, che fa un'analisi dei dati di realtà, e giunge alle sue conclusioni senza farsi fuorviare da imposizioni genitoriali o emozioni bambine.

E' in grado di valutare in modo obiettivo. Le sue affermazioni si basano sui dati che raccoglie, e sui suoi ragionamenti, e non sono influenzate da quello che ha sentito dire.

Lo stato dell'Io Adulto, per poter affermare che "i bambini di oggi sono viziati" avrebbe bisogno di verificarlo, "testando" tutti i bambini del mondo! ;)

Ora pensate a qualche frase che proviene dal vostro Adulto.

Beh, ve lo anticipo, è molto probabile che abbiate commesso qualche errore!

Perché spesso consideriamo "razionali" delle affermazioni che non lo sono affatto.

"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", non è una frase che viene dal nostro Adulto, ma ha a che fare con gli insegnamenti che abbiamo avuto e con la nostra storia di vita.

Questo non significa che non ci abbia protetto in alcune occasioni, però potrebbe non essere più funzionale, o averci danneggiato qualche volta. Forse qualcuno avrebbe meritato la nostra fiducia, ma per noi è stato più semplice rimanere fedeli a noi stessi e al nostro "motto".

Quando pensiamo che sia la nostra parte Adulta a parlare, invece non è così, in quei casi si usa, in Analisi Transazionale, un termine un po' bizzarro, cioè si dice che il nostro Adulto è "contaminato", per spiegare come il Genitore o il Bambino abbiano "invaso" lo spazio dell'Adulto, condizionando le sue scelte e i suoi comportamenti.

Vi viene in mente qualche esempio?

A volte, mettere in discussione le nostre certezze può portare ventate d'aria nuova e pulita nella nostra vita!

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